mercoledì 19 gennaio 2011

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La storia dei videogame è segnata, di tanto in tanto, da titoli assurti col tempo al rango di classici, titoli talmente famosi ed apprezzati da meritarsi ancora oggi, a decenni dalla loro pubblicazione originale, remake o nuovi rilasci in versione compatibile con i moderni sistemi. Tra i classici immortali degli anni '80 oggi avrei pensato di parlarvi di Lode Runner, titolo rilasciato nel 1983 dalla Brøderbund Software, inizialmente per Apple II, ed in seguito portato sulla maggior parte dei sistemi disponibili all'epoca (e non solo visto che l'ultimo remake, per Xbox360, è datato 2009). Sperando di farvi cosa gradita vado ad iniziare ...


Prima di buttarci a capofitto nella descrizione del gioco, spenderei due parole sulla genesi di questo titolo che, come spesso accadeva in quegli anni, ha degli aspetti interessati.

Tutto ha inizio nell'estate del lontano 1982 quando Douglas E. Smith, giovane studente di architettura presso l'università di Washington, per ingannare il tempo, decide di sviluppare un gioco, Kong, sfruttando le risorse messe a disposizione dal laboratorio del campus universitario. Il titolo inizialmente sviluppato in Fortran su un Prime Computer 550, viene in seguito portato su sistemi VAX (con l'inserimento di routine Pascal) per permetterne la circolazione sul sistema di terminali della rete universitaria.

Visto che questo blog è anche storia, eccovi una simpatica immagine di un "microcomputer" Prime :o)

Visto il buon riscontro ottenuto dai colleghi, Doug decide di convertire il gioco per Apple II (il programma viene completamente riscritto nell'assembly del 6502), rinominarlo in Miner e di sottoporlo alla Brøderbund per un'eventuale pubblicazione. Purtroppo il gioco, completamente in bianco e nero e senza il supporto per il joystick, viene scartato in quanto ritenuto poco interessante. Doug però non si scoraggia: acquistato un monitor a colori ed un joystick e dopo aver introdotto alcune migliorie, alla fine del 1982, è pronto per presentare nuovamente il suo titolo, ribattezzato Lode Runner, ai maggiori publisher. Questa volta la Brøderbund intravede il potenziale blockbuster, accetta di distribuire il gioco segnando l'inizio di un successo planetario.

Una schermata di Lode Runner nella sua incarnazione per Apple II

Bene, passiamo alla trama ... in un futuro imprecisato una malvagia organizzazione criminale, la Bungeling Empire, ha sottratto un enorme carico di casse d'oro sparpagliandole all'interno dei 150 livelli del proprio quartier generale. In qualità di agente speciale spetterà a voi infiltrarvi nell'angusto palazzo per recuperare il maltolto. A rendere la vostra impresa più ardua (e più stimolante) i robot guardiani e l'intricata struttura dei livelli che vi costringeranno ad un'attenta pianificazione delle vostre mosse.

 
Due livelli di gioco

Come avrete notato dalla immagini che vi ho appena proposto, il gioco si presenta come un platform a schermate fisse (un livello occupa l'intera schermata senza necessità di scrolling) in cui si muovono il protaginista (l'omino completamente bianco) e i robot guardiani (di color bianco e magenta). Gli unici altri elementi dello scenario sono le piattaforme su più livelli, su cui potremo scorrazzare, le scale e le corde, che ci permettono di muoverci in verticale ed orizzontale, e le preziosissime casse d'oro che dovranno essere recuperate per guadagnare l'accesso al livello successivo (accesso consentito tramite una scala che apparirà non appena recuperato l'ultimo tesoro). A differenza dei robot, che sono disarmati e quindi inoffensivi se non in caso di contatto diretto, il protagonista è dotato di un raggio laser che gli permette di sgretolare i due blocchi di piattaforma a lui adiacenti (si possono perforare sole le sezioni fatte di mattoni, quelle "piene" invece sono indistruttibili). Scordiamoci quindi di prendere a cannonate i biechi robot ma, prepariamoci ad un uso più scientifico della nostra unica risorsa difensiva. Come si nota dalle immagini l'azione del laser crea dei veri e propri buchi nella struttura del livello: tali varchi potranno essere utilizzati sia per permettere al protagonista di accedere alla piattaforma sottostante (si può cadere da qualsiasi altezza uscendone illesi) sia per imprigionare, per una manciata di secondi, i guardiani (in questa situazione potremo allegramente camminare sui loro testoni). Le brecce aperte nello scenario si richiudono dopo alcuni secondi ponendo fine alle sofferenze di chiunque vi sia imprigionato (voi compreso nel caso non abbiate avuto l'accortezza di predisporre un'opportuna via di uscita). Una volta distrutti i robot, si rigenerano in una locazione casuale del quadro di gioco.

 
Altri due livelli di gioco

Un classico esempio di uso strategico del laser è illustrato dal livello del castello (immagine a destra): per recuperare le casse poste nei due "finestrotti" centrali, sarete costretti a preparavi lo spazio necessario per poter scendere verso l'apertura posta sotto di esse, pena l'essere inesorabilmente stritolati.

L'ulteriore componente strategica del gioco è insita nell'IA dei vostri avversari: i robot si muovono sempre per raggiungere, in prima istanza, la vostra posizione in verticale per poi procedere orizzontalmente verso di voi (fatevi una partita o guardate il video in fondo al post per farvene un'idea). Benché a prima vista possa sembrare un pattern decisamente stupido (e noto a priori!!), vi assicuro che più di una volta vi troverete stretti all'angolo rassegnati ad essere raggiunti dagli avversari robotici. Con l'esperienza sarete però in grado di sfruttare tale peculiarità a vostro vantaggio ad esempio, per attirare i nemici nella posizione che più vi aggrada; nel livello del castello potremmo infatti attirarli verso una delle due torrette e li imprigionarli per poi scorrazzare liberamente a recuperare i tesori.

Insomma non fatevi ingannare dall'apparente somiglianza con molti platform, Lode Runner è molto di più e porta con se una componente strategica che non potrà lasciarvi indifferenti ...

Tecnicamente il titolo Brøderbund non fa gridare al miracolo ... nei primi anni '80 la grafica è CGA ed il sonoro e riprodotto dal ronzante beeper ... anche in questo caso non fatevi ingannare, dietro un'aspetto non troppo lusinghiero si nasconde un capolavoro di giocabilità e divertimento.

Prima di passare all'immancabile video ci tengo a ricordare che Lode Runner fu uno dei primi titoli ad includere un editor grafico dei livelli che permise a migliaia di appassionati di creare i propri quadri senza aver nessuna conoscenza di programmazione ... veramente niente male.

Ed ora l'immancabile filmato ... alla prossima :o)


PS
Il gioco va un pò troppo veloce su DosBox, agite opportunamente sul parametro cycles per adattare il titolo alle performance del vostro computer.

6 commenti:

  1. Ricordo di aver provato un gioco simile tanti anni fa su Amiga ma, probabilmente, era solo un clone o uno di quei giochini di Pubblico Dominio che si trovavano allegati alle riviste tipo Amiga Format!

    Cmq sicuramente lo provero' sul mio fido PC e ti darò le mie impressioni!!

    :)

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  2. A voglia che me lo ricordo, ci giocavo in emulazione CGA sulla mia scalcinata Hercules con tanto di effetti beeper... ai tempi bastava veramente poco... X-D

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  3. @RPG
    Se preferisci lo puoi provare anche sul tuo fido C64 ... qualche colore in più e un sonoro leggermente migliore (comunque limitato ai soli effetti). Facci un partitina è un buon gioco!!!

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  4. @Bert
    Eheheh ... bei ricordi :o)
    Non ho ben capito la tua formazione videoludica: sei commodoriano, spectrumiano, pciano o onnivero?
    Leggendo il tuo blog vedo che tratti un po' di tutto, mi piaceva però conoscere le tue "origini".

    Thanks,
    Tex

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  5. beh... come già detto, vista la presenza anche di un bros pcista, ho avuto modo di provare molti titoli per i primi pc, allo stesso tempo però avevo il C64, provai anche lo Speccy, il cpc, l'ST, l'msx e in seguito arrivò l'Amiga, il Mega Drive, la PSX, la PS2 sempre assieme al PC serio, quello multimediale smarambone. Sono un'amalgama videoludica ma onnivoro mi calza a pennello vista la mole! X-D

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  6. @Bert
    Grande :o)
    Anche io adesso ho praticamente tutto ... ma ho avuto solo il PC fino a quando comprai la PSX ... poi appena sono andato a vivere per i fatti miei ho incrementato via via la collezione fino ad arrivare ai livelli quasi ingestibili di oggi :o)

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